2011



Riflessioni labili in 8h
(azione svolta durante la mostra "turno 14/22")

Ho scelto di esporre "riflessioni labili", nonostante non si tratti di uno dei lavori più recenti da me eseguiti, perchè credo possa rappresentare bene quello che gli "Alterati" vogliono esprimere durante questa giornata, ovvero il realizzarsi del processo creativo. Infatti questa scultura -installazione non verrà precedentemente costruita e poi esposta come preconfezionata, ma la costruirù durante le ore di esposizione facendo si che diventi un'azione e il fruitore abbia modo di capire e anche di intervenire aiutandomi durante il processo costruttivo. L'installazione Riflessioni labili prende spunto dal progetto del ponte autoportante di Leonardo da Vinci. Il ponte viene ribaltato e tenuto ancorato al soffitto tramite un gioco di contrappesi. Il progetto di Leonardo, ai suoi tempi geniale a livello ingegneristico, ma utopico, fu pensato per attraversare i fiumi in campo militare. Il progetto permette alla struttura di reggersi utilizzando soltanto un sistema di incastri, senza perciò l'ausilio di chiodi o viti. Ribaltando il ponte, mantenendo comunque la sua caratteristica di struttura autoportante, si vuole aumentare il senso di precarietà e utopia, destabilizzando la percezione del fruitore. Nel progetto leonardesco è lo stesso peso del ponte che lo rende stabile, nell'istallazione la stabilità è data da un peso pari al peso stesso degli elementi che compongono la struttura. Quando l'installazione sarà finita, solo allora inizierà la vera azione. Infatti il peso che terrà ancorato il ponte sarà un blocco di giaccio e china, che ovviamente andrà poi a sciogliersi e quando il suo peso non sarà più sufficiente per reggere la struttura, essa cadrà. Sotto la struttura posizionerò una grande carta che servirà per "raccogliere" la memoria di ciò che è avvenuto.

Giuseppe Buffoli


Dimensioni: variabili
Tecnica - materiali: legno, cavo acciaio, ghiaccio di china, carta.


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